Majin Devil - leggeri segni d'usura - 2 volumi - serie completa
Introduzione
Majin Devil è un manga horror, azione e fantascientifico scritto e disegnato da Oh! Great (autore noto per Tenjho Tenge e Air Gear). Pubblicato da Shueisha tra il 1999 e il 2000 sulla rivista Ultra Jump, la serie è completa e si compone di 2 volumi, qui disponibili con leggeri segni d’usura.
Trama
Una misteriosa entità demoniaca chiamata Majin si risveglia a Tokyo, diffondendo un virus capace di trasformare gli esseri umani in mostri spietati. In questo scenario di caos e distruzione, il giovane Kei Kurono (omonimo ma non collegato al protagonista di Gantz) si ritrova coinvolto in un esperimento che fonde la sua umanità con un potere oscuro.
Mentre il confine tra uomo e demone si dissolve, Kei diventa l’unica speranza per fermare l’invasione sovrannaturale, affrontando forze che travalicano la scienza e la morale. Il risultato è una spirale di violenza, follia e redenzione, dove la sopravvivenza ha un prezzo sempre più alto.
Stile e tematiche
Majin Devil rappresenta una delle opere più viscerali e sperimentali di Oh! Great, caratterizzata da un tono cupo e provocatorio. Le tematiche centrali ruotano attorno alla trasformazione del corpo, alla perdita dell’identità e al conflitto tra istinto e coscienza.
Il tratto è iperdettagliato e dinamico, con un uso espressivo delle ombre e dell’anatomia che esalta la fisicità e la tensione delle scene d’azione. L’atmosfera oscilla tra il terrore biologico e il simbolismo erotico, in un mix tipico dello stile visionario dell’autore.
Pubblicazione
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Volumi disponibili: 2 (leggeri segni d’usura)
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Volumi totali dell’opera originale: 2
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Periodo di serializzazione: 1999 – 2000
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Rivista: Ultra Jump (Shueisha)
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Editore italiano: Planet Manga
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Stato: Serie completa
Curiosità
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Majin Devil è una delle prime opere in cui Oh! Great sperimenta i temi della mutazione e della “forza interiore” che diventeranno centrali nei suoi lavori successivi.
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L’autore ha ammesso di essersi ispirato ai film di fantascienza horror degli anni ’80, in particolare Tetsuo: The Iron Man e The Thing.
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Nonostante la brevità, la serie è apprezzata per il suo stile graficamente estremo e per l’energia narrativa tipica del debutto dell’autore.